Centro Diurno

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Storia del Centro Diurno

La Fondazione inizia l’assistenza ai minori con il costituirsi della frazione di Viaccia in Parrocchia a se stante, separata da Narnali, intitolata alla Trinità il 17 ottobre 1971. Era da pochi anni concluso il Concilio Ecumenico Vaticano II che aveva stimolato realtà di condivisione e di attenzione alle situazioni di emergenza economica, morale e spirituale. L’incarico di parroco fu dato a don Angelo Rancati, il quale, avendo maturato con alcune persone l’ideale di una esperienza comunitaria di impegno pastorale e sociale, potè andare a Viaccia con loro per mettere in pratica il loro sentire; tra questi c’era Elisabetta Berarducci, che con grande fede ed abnegazione fu guida e costante incoraggiamento alla missione fino alla morte prematura avvenuta nel 2001. Radicandosi nel territorio ci fu il coinvolgimento nei casi concreti di intervento accolti e seguiti con gratuità fino al 1975 quando venne instaurata una collaborazione diretta con i Servizi Sociali attraverso la pratica dell’affido residenziale con un massimo di otto minori.

Alla fine degli anni 90 iniziò la cooperazione con i Servizi sociali per l’affido diurno di minori con famiglie le cui necessità di sostegno erano inferiori a quelle dei minori residenziali

Nel corso degli anni è stata portata avanti una politica volta all’acquisizione di tutte le caratteristiche richieste dalla legge per meglio perseguire il progetto iniziale al passo con i tempi e le normative sempre in evoluzione.

Attualmente il Centro è autorizzata all’accoglienza dei minori come da PG 87625/2010 ed è accreditata ai sensi della L.R.T. 28.12.2009 n.82 e s.m.i. con P.G. 33705 dell’11.03.2011, mette a disposizione n.10 posti per l’accoglienza diurna di minori di ambo i sessi in età scolate (6-16 anni).

 

 Caratteristiche strutturali e ambientali

Il Centro ha sede in edificio indipendente situato in Via Valdingole e Fossetto 22/24 a Prato, sul confine fra le frazioni di Viaccia e Galciana.. La struttura risalente intorno al 1600, probabilmente di proprietà dei Frati Francescani, il cui stemma è tuttora visibile sulla facciata, è stata acquistata e riattata intorno alla seconda metà del 1900. Durante gli anni sono stati fatti miglioramenti ed ampliamenti atti a soddisfare l’esigenze dei servizi proposti sia come “Centro Diurno” che come “Comunità a dimensione familiare”  e anche per dare ospitalità a famiglie in momentanea difficoltà.

L’immobile è composto da tre piani di circa 340 mq ciascuno e si trova all’interno di un terreno di circa 3000 mq, in una zona destinata a verde agricolo dal Piano Regolatore del Comune di Prato. Al piano terra gli ambienti del Centro sono costituiti da cucina; bagni; salone pranzo, studio, ricreazione; dispensa. Un ampio ufficio, uno spogliatoio e bagno per gli operatori, completano gli spazi della struttura adibita a Centro.

Il grande giardino adeguatamente attrezzato è fruibile a tutti, ci sono postazione per il basket, la palla a volo, scivoli, altalene ed un grande campo da calcio, sul retro ha trovato spazio un piccolo frutteto ed un orto.

La grande casa si trova a poca distanza sia da Viaccia che da Galciana ed è servita da mezzi pubblici urbani e interurbani in modo sufficiente. Poco distante passa la pista ciclabile che è fruibile per spostamenti e gite in bici verso il parco di Galceti o verso le cascine di Tavola. Di fronte a casa c’è un maneggio dove, volendo i ragazzi possono fare esperienza con i cavalli. La zona ha una notevole densità abitativa, anche a seguito dei nuovi insediamenti abitativi che sono sorti recentemente; sono presenti nido e scuole materne, primarie e secondarie di primo grado, servizi pubblici come la circoscrizione ed il distretto socio sanitario, numerosi circoli e parrocchie con ambienti ricreativi. Il nuovo ospedale è raggiungibile in dieci minuti, così come il servizio di Lam arancione che passa ai limiti di Galciana o la Lam verde o viola che passa da Viaccia. 

 

FINALITA’, OBIETTIVI E GESTIONE DELL’INTERVENTO EDUCATIVO

 

 Mission e vision del Centro

Il Centro ha lo scopo di offrire un luogo in cui arricchire la conoscenza della persona come singola entità individuale che, con la sua unicità, si pone al confronto  con diverse culture e/o con diversi vissuti familiari e provano a ricostruire quei frammenti che, potenziati e arricchiti, permettano loro di costruire delle opportunità per il futuro.

 

Obiettivi generali ed educativi

La finalità generale del Centro è quella di tutelare i diritti dei bambini, con particolare attenzione ai minori che versano in situazioni di disagio o di rischio, offrendo loro un’accoglienza diurna in cui siano loro garantiti:

  • Un clima familiare di attenzione, cura e protezione, valorizzazione delle caratteristiche individuali;
  • La promozione del loro benessere e del pieno e armonico sviluppo psicofisico, l’educazione e la crescita in un idoneo ambiente familiare e sociale che garantisca la tutela del diritto alla riservatezza ed alla dignità della persona; come da informativa sulla privacy regolarmente sottoscritta dal ragazzo e dal genitore o tutore
  • La promozione dell’esercizio dei diritti di cittadinanza sociale dei minori;
  • La prevenzione di qualsiasi forma di esclusione e di devianza.

Tale finalità viene raggiunta attraverso:

  • Interventi educativi che rispondono ai bisogni dei minori accolti, articolati secondo progetti personalizzati condivisi con i Servizi interessati;
  • Una stretta collaborazione con i servizi socio-sanitari responsabili del progetto educativo del minore di cui hanno richiesto l’accoglienza;
  • Un intenso coinvolgimento dei familiari nella realizzazione e della messa in pratica del Progetto Educativo;
  • Un supporto psicologico continuo curato da professionisti di sperimentata esperienza
  • L’apertura al territorio e la collaborazione con le diverse realtà dell’associazionismo e del volontariato.

 Caratteristiche dell’intervento educativo

L’obiettivo principale dell’inserimento nel Centro è l’esperienza di sostegno transitorio alla famiglia che porta il minore fuori da una situazione problematica per andare verso nuovi stili comportamentali, che garantiscano il suo pieno sviluppo ed una adeguata crescita umana.

All’interno del servizio i ragazzi troveranno operatori che imposteranno la loro attività in un clima di affetto, fiducia e attenzione, con l’intento primario di aiutare lo sviluppo di ognuno, in modo da permettere la formazione di persone che siano capaci di scegliere autonomamente e di portare avanti la propria vita liberamente e criticamente. Con l’esempio e la condivisione verrà proposto un modello di vita nel rispetto delle regole fondamentali per una convivenza pacifica e gratificante.

I minori saranno aiutati a conoscere la complessità del mondo nel quale vivono, avvicinandoli ad esso nel rispetto dei loro ritmi di approccio. Tale atteggiamento aiuterà a valorizzare quanto di positivo è in loro, sviluppando una sicurezza di se che deriva dalla stima, dall’affetto e dall’attenzione di cui fatti oggetto.

 

 Gli obiettivi educativi

Gli obiettivi generali possono essere così sintetizzati:

  • Crescita e sviluppo intellettivo e relazionale;
  • Sviluppo di una progressiva autonomia;
  • Sviluppo di una sicurezza affettiva ed emotiva;
  • Integrazione dell’esperienza con il mondo esterno. Attraverso l’intervento comunitario si tende quindi ad ottenere:
  • L’autonomia personale da raggiungere attraverso una educazione alla progettualità e dimensionalità responsabile;
  • L’integrazione sociale.

Il Centro, non è un’alternativa alla famiglia di origine, ma una risorsa a supporto della stessa. L’inserimento sarà una tappa di un percorso in cui la famiglia potrà trovare adeguati sostegni.

 

metodologia dell’intervento educativo

Il progetto educativo definisce le linee di indirizzo ed ha carattere di flessibilità per garantire una sempre maggiore rispondenza alle esigenze degli utenti, è orientato a sostenere la crescita formativa dei minori al fine di ottenerne l’autonomia personale e l’inserimento nel tessuto sociale della comunità locale

L’attività del servizio si svolge secondo la programmazione educativa generale delle attività, interne ed esterne, le cui modalità saranno di volta in volta analizzate, definite e accompagnate secondo le esigenze proprie di ogni minore

All’inizio di ogni nuova attività, il Centro pubblicizzerà il programma agli utenti e coinvolgerà gli stessi, gli assistenti sociali di riferimento e i familiari nella realizzazione pratica al fine di migliorare il servizio, saranno svolte indagini di gradimento i cui risultati verranno portati a conoscenza di tutti gli attori coinvolti nel progetto stesso.

Al progetto educativo generale, per ogni utente, si affiancherà un progetto individualizzato redatto dall’educatore di riferimento e il responsabile della struttura insieme all’assistente sociale che ha in carico il minore e la sua famiglia, sarà condiviso con l’equipe specialistica interna al Centro e con gli operatori degli altri servizi sanitari e sociali territoriali coinvolti nel caso; semestralmente si effettueranno, collegialmente, le verifiche del percorso effettuato e dei risultati ottenuti. Tutti i documenti saranno regolarmente visionati e sottoscritti dall’educatore, dal responsabile della struttura,dall’assistente sociale di riferimento e dai familiari.

Annualmente verrà redatto un piano di lavoro condiviso dallo staff educativo, dagli utenti, dalla direzione e portato a conoscenza degli assistenti sociali e dei familiari dei minori presenti nel Centro.

 

 FASI DELL’INTERVENTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO

 Il percorso comunitario di accoglienza all’interno del Centro prevede tre distinte fasi con tempi, obiettivi e strumenti:

  • La fase dell’accoglienza e della presa in carico, durante la quale si attua l’osservazione che permette agli educatori di individuare bisogni e risorse e di effettuare una prima definizione e valutazione del caso.
  • La fase del percorso educativo, durante la quale si porta avanti il Progetto Educativo Individuale, costantemente sottoposto a verifiche ed aggiustamenti.
  • La fase di dimissione, che costituisce normalmente l’epilogo del progetto educativo.

. Accoglienza e presa in carico

Si realizza dalla domanda di ammissione da parte dei servizi sociali, fino alla definizione del progetto educativo individuale ed ha come fine di procedere in modo corretto all’inserimento del minore nel Centro e di conoscere le sue problematiche per scegliere la soluzione più idonea.

  • La redazione della domanda da parte dell’assistente sociale e la sua presentazione, corredata da un progetto educativo iniziale contenente le informazioni biografiche, i motivi della richiesta di inserimento con gli obiettivi dello stesso, le caratteristiche del minore e ogni elemento utile alla valutazione del caso.
  • La valutazione del caso da parte del responsabile della struttura e dell’equipe degli operatori per verificare la sussistenza delle condizioni che consentano un proficuo inserimento ed un positivo intervento educativo;
  • In caso, di valutazione positiva, un successivo incontro col Servizio richiedente per mettere a punto le linee generali del progetto educativo individuale, da convalidare dopo un periodo di osservazione da stabilire;
  • La presentazione del Centro al ragazzo e alla sua famiglia, con l’identificazione dell’operatore di riferimento ed il loro attivo coinvolgimento nella definizione degli obiettivi generali dell’intervento;
  • la presentazione, da parte del servizio sociale, della documentazione sanitaria e delle varie autorizzazioni.

 

Percorso educativo

 Si realizza attraverso:

  • La conoscenza della storia di vita del minore approfondita con l’assistente sociale di riferimento ed i familiari
  • L’osservazione del minore per alcune settimane per individuare possibili obiettivi di risultato e per raccogliere informazioni sufficienti per la definizione del PEI;
  • La stesura del progetto educativo individuale insieme all’assistente sociale ed i genitori o chi per loro;
  • Le verifiche nei mesi successivi, condivise con l’assistente sociale ed i genitori o chi per loro.

I ragazzi frequentano le scuole del plesso didattico di appartenenza, possono usufruire dei servizi ricreativi e formativi offerti dal quartiere, dalla parrocchia e dalle altre realtà presenti, possono praticare attività sportive presso squadre e palestre presenti sul territorio.

I minori sono anche invogliati ad approfondire la conoscenza della storia, della geografia, dell’arte, della cultura e delle tradizioni pratesi e dintorni.

 Dimissioni

Si attua il termine del periodo previsto dal PEI o nel momento in cui i servizi sociali ed i responsabili della struttura, sentito il parere degli altri operatori, ritengono che siano stati raggiunti gli obiettivi fissati. Il programma per le dimissioni viene definito congiuntamente con l’assistente sociale delegato, il responsabile della struttura e tutte le altre figure professionali coinvolte nel percorso del ragazzo. La dimissione può essere graduale e dopo una opportuna preparazione del ragazzo e della famiglia.

Ci possono essere casi in cui le dimissioni siano consigliate dall’inattuabilità del Progetto Educativo e il minore sia dimesso dopo un’attenta valutazione dell’assistente sociale in accordo con il responsabile di struttura.

Possono essere richieste dimissioni anche dall’Autorità Giudiziaria senza l’approvazione del responsabile di struttura e dell’assistente sociale. 

 

GESTIONE DEL PROGRAMMA DI ANIMAZIONE

Attività ludico-educative

Il programma di animazione racchiude le attività ludico-educative e ricreative di gruppo che trovano la loro espressione nei vari giochi di movimento possibili grazie al grande giardino debitamente attrezzato e nei laboratori quotidiani.

Le attività, organizzate e seguite dagli educatori hanno l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi in momenti di aggregazione che possano favorire la socializzazione nel gruppo, migliorare le capacità di gestione del tempo libero, sviluppare la creatività, conoscere tecniche di colorazione, manipolare i vari materiali per ottenere forme, realizzare composizioni piegando e tagliando,utilizzare materiale vario per realizzare collages e composizioni, stimolare la capacità di inventare, sviluppare la capacità di progettazione, le abilità verbali e mimico gestuali. L’impegno e la capacità di lavorare in gruppo. Lo sviluppo di autocontrollo e di comunicazione interpersonale. Lo sviluppo della fiducia nelle proprie capacità e nell’acquisizione di autostima.

Nel giardino è possibile organizzare partite di palla a volo, basket, calcio, mentre per i più piccoli ci sono altalene e scivoli; durante le giornate di pioggia si può fare una partita di ping.pong su tavolo dedicato o giocare a calcio balilla in spazi idonei.

Il gioco oltre che a uno svago diventa uno strumento educativo unico che coinvolge il minore in un esperienza ludica volta ad accrescere, quasi senza accorgersene, le sue capacità, l’autostima e le responsabilità.

Programmazione

I laboratori sono programmati per rispondere si bisogni dei minori accolti così come rilevato nel processo dell’intervento educativo individualizzato. Viene predisposto un programma su base stagionale dei laboratori da proporre ai ragazzi, coinvolgendoli nella loro scelta. Ad esempio i laboratori giornalmente proposti possono essere: Laboratorio artistico, Laboratorio di riuso creativo, Cineforum, Laboratorio di favole, Laboratorio di cucina, Laboratorio di Pyssla, Laboratorio di perline, Laboratorio di ballo, Laboratorio di ceramica, Laboratorio di lana, Laboratorio di musica, Laboratorio relax.

GIORNATA TIPO

Considerando il carattere prettamente familiare del nostro Centro gli orari definiti non sono vincolanti, ma si possono adeguano alle esigenze di ogni minore rispettando ritmi ed impegni assunti viste anche le varie fasce di età e di occupazioni.

Attività del Gruppo nel periodo scolastico

Ore 12,00/14,00 uscita da scuola – vari incaricati partono per aspettare i ragazzi all’uscita dei vari istituti e portarli al Centro

Ore 13/14,30 pranzo – generalmente l’ora può variare secondo le singole esigenze scolastiche di ciascun ragazzo, che comunque trova il cibo preparato, come prescritto dalla dietologa.

Ore 14,30/15 attività ludiche/laboratoriali – i ragazzi seguiti dagli animatori giocano o guardano la televisione

Ore 15/17,00 compiti – i ragazzi vengono aiutati nello svolgimento dei compiti loro assegnati, secondo le singole esigenze.

Ore 16,45/17 rientro da scuola dei minori che fanno il tempo pieno, anche loro sono attesi all’uscita della scuola da un nostro operatore incaricato del trasporto.

Ore 17/17,30 merenda a scelta fra dolce, salato o frutta, come da disposizioni della dietologa.

Ore 17,30/19 attività varie – La rimanente parte del pomeriggio è dedicata a terminare eventuali compiti, ad attività ricreative e sportive, visite, uscite, impegni vari, sempre supportati dalla presenza di educatori e/o volontari.

Ore 19,00 a casa – i ragazzi, previo accordo con i genitori o chi per loro che garantiscono l’accoglienza dei minori, vengono accompagnati alle loro abitazioni con mezzi e personale messi a disposizione dal Centro

Attività del Gruppo in periodo di vacanze

Ore 10 – accoglienza dei ragazzi. Alcuni arrivano accompagnati dai genitori prima che questi si rechino al lavoro, come concordato con gli assistenti sociali dedicati. Alle 10 vari incaricati partono per prendere gli altri dalle loro abitazioni e portarli al Centro

 Ore 12,30 – pranzo con menù preparato secondo le diposizioni della dietologa.

Ore 16 – merenda a scelta dolce, salato, frutta secondo le preferenze dei ragazzi sempre attenendosi alle disposizioni della dietologa.

Ore 17/17,30 – a casa vari incaricati portano i ragazzi alle loro abitazioni.

 

GESTIONE DEI SERVIZI GENERALI

 

I pasti vengono espressamente prodotti nella cucina della struttura seguendo le indicazioni del “quadro alimentare” approvato dall’ASL territoriale. Il menù viene personalizzato secondo le esigenze dei minori rispettando le loro tradizioni religiose, dietro indicazioni della direzione, tutti i giorni viene fatto l’approvvigionamento delle derrate nei supermercati di zona.

Le cuoche hanno fatto il corso HACCP e si attengono alle nozioni apprese, la responsabile delle attività alimentari controlla che vengano rispettati tutti i parametri di sicurezza richiesti dal “Piano”. Una ditta esterna è incaricata dei controlli sanitari e periodicamente vengono fatti i tamponi e i prelievi dell’acqua, anche se l’approvvigionamento viene fatto direttamente dall’acquedotto comunale. Giornalmente un incaricato dalla direzione controlla la pulizia ordinaria delle cucine.

 Le pulizie degli ambienti sono oggetto di pianificazione (Piano delle pulizie) e sono affidate a tre addetti interni che giornalmente provvedono ad effettuarle. Gli addetti hanno a disposizione tutto il materiale idoneo al servizio e vengono forniti ed usati prodotti con schede di sicurezza, come richiesto dal piano di autocontrollo. La verifica della giusta esecuzione delle pulizie viene fatta giornalmente e registrata su apposita modulistica, mentre periodicamente vengono effettuare verifiche a sorpresa, da ditta esterna incaricata, con tamponamento in varie postazioni di cui vengono rilasciate giuste certificazioni archiviate nel registro del piano di autocontrollo.

 

 BENEFICIARI DEL SERVIZIO

 

Minori e le famiglie L’ammissione di un minore, il suo iter e le dimissioni seguono una ben specifica procedura come dettagliato ampiamente nella “parte II” di questo documento, nonchè nella procedura dedicata

Servizi Sociali I rapporti con i Servizi Sociali che hanno in carico i minori e ne richiedono la loro accoglienza presso il nostro Centro sono intrattenuti dal coordinatore educativo in collaborazione con la Direzione

 l’Amministrazione Comunale I rapporti con l’amministrazione Comunale che si assume l’onere del pagamento delle rette giornaliere sono regolati da un contratto “convenzione” gestito e sottoscritto dalla Direzione.